La collisione tra una locomotiva e cinque vagoni alla stazione di Andermatt (UR) dello scorso 11 settembre è stata causata da un errore nel regolare la posizione di uno scambio. L'indagine sull'incidente, che aveva causato il ferimento lieve di 35 persone, non ha rivelato pecche sistematiche nella sicurezza, indica oggi il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) in un rapporto.
Il personale coinvolto nell'incidente non ha rispettato varie prescrizioni volte a garantire la sicurezza in occasione di manovre, scrive il SISI.
L'incidente aveva coinvolto un treno fermo al binario 2, composto di una locomotiva e cinque carrozze, sulle quali viaggiavano un centinaio di persone. C'è stato un tamponamento, poco dopo le 11.30, allorché la locomotiva stava per essere spostata da un estremo del convoglio all'altro, per ripartire verso il passo dell'Oberalp (UR/GR).
Il treno era infatti giunto ad Andermatt da Disentis (GR). La locomotiva, in testa al treno, era dunque rivolta verso la Valle di Orsera (UR) e il Vallese. Per il ritorno nella Surselva (GR) avrebbe dovuto essere riportata sull'altro capo del convoglio servendosi di un binario parallelo.
In realtà lo scambio non fu regolato correttamente e invece di spostarsi sul binario 1, la locomotiva tornò sul binario che aveva appena lasciato. Il macchinista, che come ha appurato l'indagine aveva raggiunto la velocità di 22,5 km/h (il massimo ammesso per le manovre è di 25 km/h), se ne accorse e a 25-30 metri dal convoglio ha azionato il freno: l'impatto è avvenuto a una velocità di 17 km/h. I vagoni erano stati correttamente bloccati.
Il SISI non ha rilevato problemi tecnici all'infrastruttura ferroviaria, anche se formalmente non ha potuto escluderli. Non vi sono invece state panne di sorta né alla locomotiva né alle radio che permettono agli addetti alle manovre di comunicare tra loro.
Dato che l'inchiesta non ha rivelato problemi sistemici, il SISI, nel rispetto del diritto vigente, non procederà ad ulteriori analisi. Il rapporto pubblicato oggi, propriamente un cosiddetto "rapporto sommario", è da considerare finale.
Sui 35 feriti - la maggior parte aveva subito contusioni ed escoriazioni - una ventina erano ragazzi. Sul centinaio di passeggeri del convoglio 65 erano infatti allievi di tre classi.